Forme enfatiche

Ieri sera abbiamo parlato di My Heart Will Go On, il successo di Celine Dion e ne ho citato un verso quando ho salutato tutti, vicini, lontani e dovunque voi siate — near, far, wherever you are. Questa sera vi voglio parlare del secondo verso del ritornello I believe that my heart does go on.

Anzitutto I believe è credo nel senso che "ho fede, sono convinto, credo davvero" [A]. Sottolineo che believe è il "credere davvero" perché questo spiega un’apparente irregolarità nella seconda parte del verso — "il mio cuore continua a camminare, procede" è my heart goes on. In frasi così non c’è bisogno dell’ausiliare does, che serve per le forme interrogative e quelle negative. E allora? Le spiegazioni sono due, e non si escludono a vicenda. La prima è una licenza poetica, per avere la sillaba in più che serve nel verso. Ma la seconda spiegazione è che l’ausiliare è usato nella forma affermativa come rafforzativo, come forma enfatica: posso dire che my heart DOES go on quando voglio sottolineare che il mio cuore davvero procede, malgrado ogni avversità e lontananza. In questo senso believe e does go si sostengono l’una con l’altra come forme che danno forza al messaggio.

Supponiamo che io sia tifoso di un giocatore e che qualcuno mi dica che non gioca bene he doesn’t play well — è probabile che gli risponda rafforzando l’opinione contraria: he DOES play well! Il semplice he plays well non sarebbe appropriato al contesto.

Un canto della protesta negra americana molto eseguito negli anni 60, We Shall Overcome, presenta insieme il do enfatico e believe: "nel profondo del mio cuore" Deep in my heart "io credo proprio davvero" I do believe "che noi prevarremo un giorno" that we shall overcome some day. Notate: I do believe, è il mio fermo convincimento.